Sterilizzare il biberon del proprio bambino è il primo atto d’amore che la mamma può compiere per garantire igiene e sicurezza in ogni situazione. Per effettuare questa piccola ma importante operazione puoi utilizzare diversi strumenti, dall’acqua bollita in un pentolino alla lavastoviglie, dal Bimby, per chi ne fosse dotato, alla sterilizzazione a vapore, fino al ricorso dei più moderni congegni, versatili e pratici da usare ovunque ti trovi.
Il ricorso alla sterilizzazione è diventato così diffuso, che oggi è possibile trovare dispositivi specifici per il microonde e prodotti chimici non dannosi per il neonato, che consentono di igienizzare i suoi accessori con uno spray o con l’aggiunta di una compressa in acqua fredda.
Generalmente, al pediatra vengono poste due domande frequenti: la prima riguarda la frequenza della sterilizzazione, se cioè è necessario effettuare la pulizia ogni volta che si usano i biberon o anche una sola volta al giorno. Per esperienza, la mamma non ha solo un biberon o un unico ciuccio, per questo può approfittare di sporcarli tutti, per effettuare la loro sterilizzazione la sera prima di andare a letto; farlo ogni volta che mangia diventerebbe davvero stressante, senza essere tra l’altro necessario. Per questo meglio procedere con calma prendendosi il tempo a disposizione.
La seconda domanda che viene posta, è fino a quando è necessario sterilizzare il biberon e il ciuccio. È bene chiarire che i pediatri non danno risposte univoche sull’argomento, anche se normalmente si ritiene necessaria la sterilizzazione fino ai sei mesi di vita e opportuna fino al compimento del primo anno. Basti considerare che dopo i dodici mesi i bambini fortificano il loro sistema immunitario, per cui la sterilizzazione diventa superflua.
Vedi anche biberon e anni.
Indice
Acqua bollente
Il primo metodo che vogliamo mostrarti è quello della sterilizzazione dei biberon e del ciuccio in acqua bollente. Per eseguirla, devi far bollire dell’acqua in un pentolino e lasciare tettarella, biberon, ghiera, coperchio e ciuccio in ebollizione per circa venti minuti: il tempo necessario per sterminare tutti i germi, lasciando gli oggetti perfettamente igienizzati.
Prima di procedere, fai attenzione alla pulizia della pentola, che deve essere perfettamente lustra e senza bolle d’aria nella bottiglia, che non consentirebbero una perfetta sterilizzazione. Al termine dei venti minuti, spegni pure il fuoco e lascia che il biberon e quanto inserito nella pentola vi rimanga fino al momento del loro utilizzo. In questo modo eviterai ogni contaminazione fino alla poppata successiva.
Ricorda di estrarre gli oggetti dalla pentola con una pinza pulita e sterilizzata, evitando il contatto con le mani, che potrebbero contaminare i pezzi del biberon vanificando l’operazione: una volta estratti, lasciali asciugare su una superficie anch’essa ben pulita e procedi alla poppata oppure semplicemente conservali in un luogo pulito, lontano da mani indiscrete.
Il metodo della sterilizzazione in pentola con acqua bollente è il più antico che conosciamo e infatti viene considerato un rimedio della nonna, dal momento che può essere effettuato in qualsiasi cucina e con strumenti che hanno praticamente tutti. È economico, pratico e non necessita di ulteriori acquisti.
Tutti i segreti per usare la pentola
La sterilizzazione in pentola può avvenire con diverse tecniche, utilizzando il vecchio metodo dell’acqua bollente di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, o ricorrendo alla sterilizzazione a vapore home made. Per eseguirla è necessaria una pentola a vapore composta da un pentolino di base dove si lascia bollire l’acqua ed un altro contenitore forato da dove fuoriesce il getto di vapore: un’operazione semplice quanto delicata, dal momento che può mettere a rischio la mamma con scottature e bruciature.
Conosciamo ormai da secoli i benefici del vapore, capace di igienizzare, sanificare e dunque anche di sterilizzare a fondo. Basti pensare che era usata nell’antichità come sistema di pulizia per il viso o per l’espettorazione dei bronchi, che venivano purificati grazie alla combinazione di vapore e olii essenziali specifici.
Nei secoli questo sistema è stato tramandato dalle mamme per la pulizia degli attrezzi dei loro piccoli e ancora oggi è molto funzionale. La tecnologia ha poi fatto la sua parte producendo piccoli utensili più comodi da usare come la vaporiera o l’immancabile Bimby. Chi possiede questo elettrodomestico, infatti, ne conosce i mille vantaggi e la possibilità di utilizzarlo anche per i bambini, dal momento in cui nascono per la sterilizzazione fino alle prime pappine, ma questo è un altro discorso.
Vediamo, ora, com’è possibile igienizzare perfettamente il biberon senza bollitura e senza sterilizzatore con questo amatissimo tuttofare. Per cominciare, prendi il varoma e adagiaci dentro tutto quello che vuoi, poi riempi il boccale per un quarto della sua capienza e imposta il timer a 30 minuti, velocità uno, modalità varoma. In pochi minuti l’acqua raggiungerà la massima temperatura fino a diventare vapore.
Per potenziare il processo di sterilizzazione, ti consiglio di versare nell’acqua un cucchiaino di bicarbonato, che ha un forte potere igienizzante. Ricorda, inoltre, che qualsiasi metodo di sterilizzazione tu decida di adoperare, è sempre necessario sciacquare prima il biberon e il ciuccio con acqua corrente. Questo ti aiuterà ad eliminare eventuali residui di cibo, consentendo un lavaggio più accurato.
Se non possiedi il Bimby e non hai tempo per attendere la bollitura dell’acqua, puoi ricorrere ad un altro sistema molto rapido ed altrettanto efficace, la sterilizzazione a freddo. Si tratta di un tipo di igienizzazione che si effettua versando dell’acqua corrente in una pentola o in un contenitore di plastica pulito, lasciando sciogliere una specifica soluzione disinfettante contro germi e batteri.
Generalmente vengono vendute sotto forma di pastiglie o di spray ed hanno una forte capacità di sterilizzazione, puoi trovarle in farmacia o nei grandi centri commerciali, ad un prezzo conveniente. Sono molto efficaci, ma bisogna fare attenzione a quando gli accessori vengono rimossi dall’acqua, perché spesso lasciano un odore di cloro che potrebbe infastidire il neonato.
Si tratta senza dubbio di un sistema pratico e versatile, adatto per le famiglie che non hanno spazio in casa e non amano aggiungere elettrodomestici, ma anche per coloro che si muovono spesso e necessitano di effettuare questa operazione ovunque si trovino. Quando sono in hotel piuttosto che nella casa al mare o in camper, durante un viaggio.
Microonde
Non tutti amano utilizzare il microonde, alcuni lo acquistano solo per riscaldare gli alimenti, altri invece trovano comodo cucinarvi all’interno o anche scongelare cibi surgelati. Per le mamme più tecnologiche, invece, può diventare un elettrodomestico perfetto anche per sterilizzare il biberon.
Sei pronta a sapere come sterilizzare il biberon nel microonde? In primo luogo ti consiglio di ricorrere a questo sistema solo se già ne possiedi uno e lo utilizzi in modo regolare, in questo modo ti basterà solo acquistare un contenitore adatto all’uso e inserirvi una quantità di acqua pari a 200 ml.
Posiziona, poi, il biberon e il ciuccio all’interno del boccale e inserisci tutto nell’elettrodomestico, lasciandolo in funzione per circa dieci minuti. Non tutti sanno che le onde che produce il microonde hanno un’elevata capacità sanizzante e sterilizzante, per questo è in grado di ottenere ottimi risultati in soli dieci minuti. Se utilizzi il biberon Tommee Tippee, ad esempio, ti accorgerai che pur essendo molto resistente presenta alcune zone incave difficili da raggiungere, per questo è meglio che prima della sterilizzazione lo smonti completamente, lo sciacqui con acqua corrente, per poi adagiarlo nel contenitore.
Per sapere come sterilizzare il biberon microonde Mam, invece, leggi le istruzioni contenute nella confezione e considera in primo luogo il materiale con cui è realizzato. Se è in vetro, devi fare attenzione a maneggiarlo perché non è infrangibile e temperature troppo alte o movimenti sbagliati potrebbero romperlo. Se ami la praticità, invece, è meglio che utilizzi quelli in plastica, molto più comodi e praticamente indistruttibili.
Da qualche anno è stato immesso sul mercato un biberon prodotto dalla Nuk, un brand di ultima generazione molto diffuso tra le mamme più giovani. Si tratta di un dispositivo resistente, pratico da usare e con una tettarella morbida che simula perfettamente la suzione dal seno materno.Questo accessorio si sterilizza facilmente nel microonde o in qualsiasi dispositivo predisposto per questa operazione, con una notevole durata nel tempo.
Oltre allo sterilizzatore biberon nel microonde, vi è un altro elettrodomestico in casa che può fungere da igienizzante ed è la lavastoviglie. Si tratta di un programma specifico per biberon presente su numerose lavastoviglie di ultima generazione, che indicano la possibilità di effettuare lavaggi per gli accessori del neonato. In questo caso è perfetto anche il biberon in vetro, che uscirà brillante e igienizzato senza timore di germi e virus.
Nel caso in cui la tua lavastoviglie non sia dotata di questa funzione, puoi comunque utilizzarla per il primo lavaggio del biberon, con l’unica attenzione di posizionarlo nel reparto dei bicchieri, che sono più puliti e non presentano residui abbondanti di grasso.
Come funziona lo sterilizzatore elettrico
In commercio esistono davvero diverse marche di sterilizzatori con prezzi molto variabili, a seconda delle esigenze e dei gusti personali. Per esperienza personale, ti consiglio di scegliere oltre ad uno sterilizzatore di qualità anche un biberon di buona fattura, dal momento che quando viene prodotto con materiale resistente e adatto all’uso, riesce a durare molto a lungo mantenendo sempre ottima resa.
Vi è infatti una differenza tra la sterilizzazione dei biberon di vetro e quelli di plastica. I primi sono più delicati e pericolosi da usare, soprattutto quando il piccolo diventa più grande e si agita con forza, rischiando di farlo cadere. Quelli in plastica, invece, sono leggeri, rapidi da usare, versatili e facilmente trasportabili ovunque ti trovi.
Per sterilizzare il biberon Medela in plastica, ad esempio, è sufficiente un semplice dispositivo sterilizzante per ottenere il biberon bello e pulito in pochi minuti; grazie alla qualità del materiale con cui è realizzato, infatti, può cadere anche molte volte a terra senza neanche scheggiarsi.
Dopo questa breve premessa, ti voglio parlare degli sterilizzatori che si trovano in circolazione e delle differenze che presentano. Il più utilizzato è senza dubbio lo sterilizzatore elettrico, perché garantisce il massimo risultato senza sporcare pentolini o attendere l’ebollizione dell’acqua per l’evaporazione. Si tratta di apparecchi divisi in diversi scomparti dove poter inserire il biberon smontato e il ciuccio.
Esso viene collegato ad una presa della corrente e nel giro di mezz’ora riesce a sterilizzare tutto quello che riguarda il tuo piccolo, non solo biberon, dunque, ma anche giochini di plastica o gli oggetti che usa quotidianamente.
Ma come funziona lo sterilizzatore elettrico? Generalmente il dispositivo sfrutta la forza del vapore, che come sappiamo è altamente pulente e igienizzante. Alla base, infatti, viene inserita una piccola quantità di acqua che viene lentamente riscaldata fino a raggiungere la temperatura adatta all’emissione del vapore acqueo.
Dalla Chicco alla Medela, passando per i prodotti Mam, il web propone numerosissimi modelli di sterilizzatori, che presentano differenze di grandezza, funzionalità e alimentazione, da scegliere in base alle esigenze di ciascuno. Generalmente anche Avent realizza ottimi sterilizzatori, così come la Suavinex, sempre attenta alla qualità dei materiali con un occhio rivolto al futuro delle nuove generazioni.
Se hai intenzione di acquistare uno sterilizzatore, fai dunque attenzione a scegliere il più adatto alle tue esigenze e a quelle della tua famiglia. Se possiedi un microonde, puoi pensare di acquistarne uno che sterilizza grazie a questo dispositivo.
Se invece non hai voglia di acquistare dispositivi, prova con la sterilizzazione a freddo, è molto versatile e ti consente di effettuarla anche quando sei fuori casa con grande semplicità. Non dimenticare di valutare le dimensioni dell’elettrodomestico, se infatti hai poco spazio, puoi optare per uno sterilizzatore con capacità ridotta, per igienizzare solo gli oggetti essenziali come biberon e ciuccio.
Nel caso in cui non avessi problemi di spazio, divertiti ad acquistare un dispositivo grande e capiente, che riesca anche a contenere qualche giochino in plastica e perché no, quegli oggetti che usi anche tu normalmente e che il tuo piccolo ama toccare.
Ultimo aggiornamento: 2024-11-23
Soluzioni da viaggio
Se sei una mamma multitasking, sempre in giro per mille impegni o se ami trascorrere spesso i weekend fuori casa, ciò di cui hai bisogno è senza dubbio uno sterilizzatore biberon da viaggio. Un comodo portabiberon che ti consenta di igienizzare ciuccio e biberon in qualsiasi momento e ovunque ti trovi. In circolazione ci sono davvero tanti modelli molto funzionali e pratici da tenere anche nella borsa del piccolo.
Ti consiglio di provare lo sterilizzatore biberon Bable, bello da vedere e comodissimo da usare grazie al sistema igienizzante a vapore che riesce ad eliminare germi e batteri in poco più di dieci minuti. Così come l’intramontabile sterilizzatore Nuk da viaggio, che viene dotato anche dell’adattatore per auto, per un utilizzo a 360 gradi senza limiti di spazio né di tempo.
Economico e pratico anche lo sterilizzatore due in uno Philips Avent, di piccole dimensioni e utile sia per il ciuccio che per il biberon; questo dispositivo impiega solo cinque minuti per la sterilizzazione ed è perfetto per viaggi lunghi e in sicurezza.
Solitamente gli sterilizzatori biberon da viaggio sono dispositivi che puoi usare anche in campeggio o in barca, ad esempio, quando lo spazio è poco e non vi è sempre la possibilità di riscaldare acqua o portare elettrodomestici ingombranti. In questo modo potrai essere sempre pronta per la poppata con la garanzia della massima igiene, anche a 2000 metri di quota.
Vedi anche biberon da viaggio.
Ultimo aggiornamento: 2024-11-23