Pulire il biberon

Pulire biberonPulire correttamente il biberon e la tettarella con l’ausilio di detergenti idonei, protegge tuo figlio dal contatto diretto con muffe, germi e batteri. L’organismo di un neonato, infatti, non è ancora in grado di difendersi dall’attacco dei microorganismi ed è pertanto più sensibile alle infezioni.

Tuttavia, un recente studio denominato Hygene hyoptesis, ha confermato che anche l’eccesso di igiene può rivelarsi pericoloso per la salute di un neonato, comportando diverse forme di allergie. Ne consegue che tutti gli oggetti della prima infanzia devono essere ben puliti ma non completamente sterili.

Gli esperti consigliano di sterilizzare e lavare accuratamente biberon e tettarella fino ai 5 mesi. Nel periodo successivo, può bastare anche un lavaggio accurato dei vari elementi dopo ogni poppata, con acqua e un detersivo specifico ma delicato.

Differenza tra sterilizzazione e lavaggio

Di norma, il biberon va utilizzato fino a 24 mesi, dopodiché è bene sospenderne gradualmente l’uso per evitare episodi di malocclusione dentale e la formazione prematura della carie. La sterilizzazione è una procedura necessaria per i primi 5 mesi, in quanto protegge tuo figlio da germi e batteri, potenzialmente pericolosi per la sua salute.

La sterilizzazione va effettuata ogni giorno, associata ad un regolare ed accurato lavaggio della bottiglia, dell’anello e della tettarella. Essa può essere eseguita con metodi tradizionali (bollitura dei singoli elementi in un apposito pentolino) oppure con accessori specifici che consentono una profonda igiene sia a caldo che a freddo.

Dopo ogni poppata è importante sciacquare i vari pezzi con acqua calda, in modo da eliminare i residui di latte o pappa ed evitare che possano sedimentarsi nel fondo. Trascorsi i primi 5 mesi di vita, non sarà più necessario sterilizzare ogni giorno il biberon del tuo bambino. Ti basterà lavare i singoli componenti con attenzione, utilizzando un prodotto specifico o naturale.

Vetro e plastica: come lavare correttamente le diverse tipologie

Che siano in vetro oppure in plastica, i biberon vanno accuratamente lavati ed igienizzati. I primi sono resistenti alle alte temperature, realizzati con materiale inerte, ecologico e trasparente. Non assorbono gli odori e i sapori, tuttavia, pur essendo infrangibili in base alla caduta possono rivelarsi pericolosi per il tuo bambino.

I biberon in plastica sono i più diffusi anche se richiedono particolari accortezze: devi lavare i singoli elementi a mano, preferire la sterilizzazione a freddo piuttosto che quella a vapore e a microonde, non scaldare latte e pappa all’interno della bottiglia a bagnomaria oppure nel fornetto e sostituire uno o più elementi in caso di usura.

La pulizia delle singole parti è uguale per entrambe le tipologie di biberon, sia in vetro che in plastica. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di eseguire tutte le procedure con mani ben pulite e correttamente igienizzate.

Come pulire dopo la poppata

Dopo la poppata, è buona abitudine smontare il biberon e sciacquare anche grossolanamente bottiglia, tettarella, anello e tappo per rimuovere i residui più visibili di cibo ed evitare che ristagnino tra le insenature e il fondo. L’acqua calda può aiutarti tantissimo in questa prima fase di pulizia.

Serviti poi di uno scovolino per pulire il biberon ed eliminare i residui interni dalle pareti e dalla base della bottiglietta. Una spugnetta ti aiuterà, invece, a pulire adeguatamente la tettarella. Durante questa fase, abbi l’accortezza di rivoltare il pezzo per evitare il ristagno di latte e cibo. Nel frattempo, controllane l’integrità e in caso di usura dovrai gettarla e sostituirla con un’altra nuova.

Per facilitarti l’operazione puoi acquistare il set biberon pronto e pulito Chicco. Lo scovolino 3 in 1 raggiunge qualsiasi angolo della bottiglia e grazie all’impugnatura ergonomica in plastica riduce i tempi di pulizia.

Versa all’interno di una bacinella ben pulita (che utilizzerai solo per questo scopo) dell’acqua calda e una goccia di detersivo per biberon. Alcuni genitori utilizzano il normale detergente per stoviglie, ma tu prediligi un prodotto specifico perché solo così avrai la garanzia di un detersivo atossico e delicato.

A questo punto, stendi un telo pulito e asciutto sul gocciolatoio e procedi con il risciacquo, utilizzando abbondante acqua tiepida. Poggia i singoli pezzi capovolti sul canovaccio e lascia asciugare naturalmente, in un luogo fresco, ben aerato e lontano dalle fonti dirette di calore e dai raggi solari.

Evita il lavaggio in lavastoviglie: pur essendo rapido e comodo, in realtà, intacca la struttura del biberon. I detergenti utilizzati dall’elettrodomestico, infatti, sono studiati per eliminare le incrostazioni prodotte dal cibo degli adulti, per cui sono estremamente aggressivi e non ideali per accessori adibiti alla prima infanzia.

Per sapere quali biberon possono essere lavati in lavastoviglie, vedi anche biberon lavastoviglie.

L’OMS raccomanda di lavare bene le mani prima del montaggio dei singoli pezzi del biberon, in modo da non contaminarli con possibili germi e batteri che di norma si trasferiscono sulle dita ed i palmi. In genere sono innocui per l’organismo adulto, ma potrebbero essere potenzialmente pericolosi per la salute del tuo piccolo.

Strumenti indispensabili

Per una corretta pulizia del biberon, scegli preferibilmente un detersivo specifico, un prodotto delicato e atossico che scioglie e ammorbidisce le macchie più superficiali senza intaccare in alcun modo la struttura dei vari componenti e ti consente una pulizia efficace e profonda.

Tra i migliori detergenti per biberon attualmente disponibili in commercio puoi optare per quelli prodotti da Nuk e da Baby Anthyllis. Realizzati con cura, utilizzano degli additivi organici per eliminare e sciogliere le incrostazioni di pappa e latte.

A differenza dei normali detersivi utilizzati per le stoviglie, sono meno aggressivi e non tossici. Per farti un’idea puoi confrontare la lista degli ingredienti sia degli uni che degli altri. I saponi per piatti, per definizione, contengono dei tensioattivi di natura sintetica e non di rado puoi osservarne i residui anche sui piatti dopo il lavaggio.

I saponi per le stoviglie dei bambini, invece, sono costituiti in prevalenza da tensioattivi di origine naturale, efficaci sulle macchie ma innocui sulla salute del tuo bambino.

Rimedi naturali

Se preferisci pulire il biberon del neonato e i suoi componenti in maniera del tutto naturale, allora puoi affidarti ai cosiddetti “rimedi della nonna”. Per rimuovere i residui all’interno della bottiglietta, infatti, puoi aggiungere all’acqua calda anche un cucchiaino di bicarbonato di sodio, normalmente presente in dispensa.

In alternativa puoi utilizzare del sale grosso da versare direttamente nella bottiglietta. Aggiungine 40 ml in un biberon da 120 ml e 80 ml per uno da 250 ml. Avvita la tettarella e agita energicamente per due minuti. I grani di sale, sfregando sulla superficie della bottiglia, andranno a rimuovere ogni traccia di cibo. Smonta nuovamente il biberon e lava via i residui con abbondante acqua.

Puoi optare anche per un detergente biologico a base solo di sostanze naturali, biodegradabili e testati dermatologicamente. Questi prodotti sono rispettosi dell’ambiente, atossici e pertanto ideali per la pulizia del biberon del neonato, senza pericoli per il tuo bambino.