Paracapezzoli: guida all'acquisto

La pratica dell’allattamento materno non è sempre semplice e del tutto privo di difficoltà. Conviene informarsi su tutte le controindicazioni che si possono verificare, per prevenire ogni genere di problema e, per far questo, bisogna in primo luogo affidarsi a un consulente che si trova già in ospedale e che potrà certamente rispondere ad ogni genere di dubbio.

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Ultimo aggiornamento: 2024-12-02

ParacapezzoliNon è scontato chiedere anche una chiarezza sulla posizione per l’allattamento: la donna deve comprimere leggermente la zona intorno al capezzolo per facilitare l’entrata nella bocca del bambino; al termine della poppata la mamma può facilitare il distacco introducendo un dito fra le labbra del lattante. Il bimbo, inoltre, non deve essere attaccato al solo capezzolo, perché finirebbe per causare delle ferite, deve attaccarsi, invece, tenendo in bocca anche parte dell’areola.

I problemi che possono verificarsi durante un atto come l’allattamento possono essere di ordine fisiologico: la conformazione del capezzolo della mamma può presentarsi piatta e introflessa. In questo caso, la forma rientrante o che non esce del tutto, può creare problemi al bambino che non riesce ad attaccarsi in maniera corretta. Questi sono casi di cui si può essere messi a conoscenza già prima del parto e, grazie ai consigli del ginecologo o dell’ostetrica, possono essere in parte superati tramite particolari tipi di ginnastiche.

Un altro tipo di problema è quello legato alle cosiddette ragadi. Si tratta di vere e proprie ferite (fissurazioni) che si possono formare sul capezzolo anche dopo pochi giorni di allattamento e rendono questa pratica molto dolorosa. La formazione delle ragadi può sia essere generata da cause naturali, quindi da predisposizioni e da fattori individuali di caratteristiche della cute, sia dalla scorretta offerta del seno al bambino. Le ragadi possono anche facilitare l’accesso ai batteri e causare l’insorgenza della mastite. Affinché questo venga evitato, conviene sempre lavarsi le mani prima della poppata.

Le ragadi non solo rendono penoso il momento dell’allattamento, ma fanno sentire la mamma a disagio, in preda a continue angosce per un’azione che dovrebbe risultare tanto semplice e naturale.

Per evitare tutti questi disagi è indubbiamente utile usare alcune accortezze come la preparazione del corpo anche prima della nascita del bambino: la futura mamma potrà massaggiare i capezzoli con oli emollienti naturali, per far si che la pelle si abitui al futuro incontro con la bocca del neonato.

Qualora nessun consiglio di un medico, né accortezza messa in pratica risolva queste problematiche, i paracapezzoli risultano ancora una soluzione possibile, che non vi farà rinunciare all’allattamento materno. Essi sono, infatti, la protezione adeguata per non irritare e sostituiscono artificialmente un capezzolo non conforme per diverse ragioni.

Come si utilizzano praticamente i paracapezzoli? Innanzitutto bisogna lavarsi le mani, prima di maneggiare il paracapezzolo.

Bisogna avere a disposizione un contenitore in plastica con un coperchio, dalle dimensioni simili a quelle della circonferenza del paracapezzolo, in modo da poterlo riporre tra una poppata e l’altra. Va qui riposta dell’acqua calda che ammorbidisce il paracapezzolo (deve restare in acqua tra i 3 e i 5 minuti), nel caso questo sia in silicone, lo fa aderire meglio alla pelle e stimola (tramite il calore) la fuoriuscita del latte.

Il paracapezzolo si posizionerà perfettamente, senza far entrare l’aria. Alla fine, bisogna lavare bene il paracapezzolo con un detergente neutro, ecologico e senza profumazioni, sciacquarlo abbondantemente e riporlo nel contenitore. È molto importante, quindi, anche il lavaggio finale.

Pro e contro: benefici e controindicazioni

Come ogni cosa che in qualche modo si aggiunge (seppur per migliorare) ad una pratica del tutto naturale, anche i paracapezzoli risultano avere dei pro e dei contro.

Nonostante i numerosi benefici dei paracapezzoli, essi non vanno utilizzati senza un motivo preciso, perché è ormai risaputo che il loro uso faccia diminuire la produzione di latte o crei problemi di ingorgo mammario. Certo, piuttosto che rinunciare completamente all’allattamento al seno, conviene provarli, poiché molte donne sono riuscite a non abbandonare l’allattamento proprio grazie al loro uso. Quello che si consiglia è di usarli anche durante un momento particolare, facendone un uso temporaneo o su un solo seno: questo potrebbe risultare meno dannoso.

Vanno, sicuramente anche usati nel modo corretto, perché solo così i paracapezzoli non ostacolano la fuoriuscita naturale del latte e la stimolazione. Bisogna per questo sempre informarsi su come si utilizzano, prima di aggravare i danni già esistenti. Senz’altro risulteranno molto utili i consigli dell’ostetrica o del ginecologo che hanno seguito l’intera gravidanza. È necessario sempre informarsi per evitare di incorrere in controindicazioni del prodotto.

Tipologie e marche di paracapezzoli

Si possono ritrovare in commercio paracapezzoli di diverse tipologie. Abbiamo quelli in caucciù, un materiale che, però, tende a deformarsi più facilmente soprattutto se sterilizzato a caldo. Esso trattiene polvere e pelucchi e, quindi, deve essere sostituito con frequenza.

I paracapezzoli in silicone sono più facili da pulire e questo materiale è il più apprezzato, in genere, dai bimbi. Anche questo ha uno svantaggio: con il passare del tempo si può danneggiare facilmente con il mordere dei bimbi tramite le gengive e i dentini in seguito. Non appena si notano dei deterioramenti, esso va sostituito.

Abbiamo anche il caso di paracapezzoli usa e getta, nel caso in cui si preferisca cambiarli ad ogni uso.

Le forme possono essere quelle più tradizionali a cerchio o a farfalla o semi farfalla che mantengono il contatto pelle a pelle con il bimbo (che può appoggiare il nasino o il mento sul seno della mamma).

I paracapezzoli prevedono un’apertura per far fuoriuscire il latte. Vi sono anche quelli che permettono al bambino di modulare in modo naturale e personale il flusso del latte, tramite i diversi tagli regolatori.

Come scegliere la misura giusta?

La misura e le relative taglie vanno indubbiamente scelte in proporzione al seno. Mentre la lunghezza della tettarella deve essere un po’ più corta del palato del bimbo.

È sempre buono scegliere prodotti di alta qualità, quando si parla di questioni di salute. Dunque è importante la scelta della marca produttrice anche di paracapezzoli. Tra le marche migliori di paracapezzoli ricordiamo: SenoCap, Mysanity, Silverette, MAM, Chicco, Avent e Medela.

Paracapezzoli in argento: i vantaggi

Una tipologia che merita una descrizione più approfondita è quella dei paracapezzoli in argento.  Questi risultano particolarmente efficaci per sconfiggere in modo del tutto naturale le ragadi al seno e i fastidi che la mamma deve sopportare ad ogni allattamento. Questi paracapezzoli porteranno ad ottimi risultati già 24 o 48 ore dopo il loro utilizzo.

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Ultimo aggiornamento: 2024-12-03

Paracapezzoli argentoTutto sta nel materiale di cui questi sono fatti: l’argento, infatti, è un antibatterico e cicatrizzante naturale che viene usato da migliaia di anni per queste sua qualità.

Già tra la fine dell’800 e il 1938, veniva utilizzato soprattutto in America e prescritto per numerose malattie come acne, ustioni, herpes, influenza, lupus, tumori della pelle, malaria.

Riguardo il prezzo dei paracapezzoli in argento, questo è molto contenuto. Essi inoltre sono duraturi, poiché non finiscono e non scadono come le creme che a volte vengono consigliate per simili fastidi. Potranno anche essere riutilizzati dalla mamma per le future gravidanze, se ben lavati e conservati.

Come si usano i paracapezzoli in argento? Come al solito vanno lavati (con acqua e sapone neutro e inodore, in modo che non dia fastidio al neonato) prima del loro utilizzo. Conviene usare i paracapezzoli in argento già sette o dieci giorni prima del parto, per poi usarli per tutto il periodo dell’allattamento. Vanno inseriti sul capezzolo ed è consigliato inserire una coppetta assorbilatte tra il paracapezzolo e il reggiseno in modo da non bagnarsi mentre il bambino beve. Alla fine di ogni uso, i paracapezzoli in argento vanno lavati con accortezza.

Dove è possibile acquistare i paracapezzoli? Prezzi e opinioni

Come ogni prodotto, anche i paracapezzoli possono esse acquistati sia in negozi addetti che online su Amazon.it. È chiaro che in base a dove vengono acquistati e al materiale di cui sono fatti, i prezzi varieranno, ma essi non risultano mai una spesa troppo pesante da sostenere.

Per eventuali dubbi ci si può affidare a pareri sui siti internet, ma è sempre più affidabile rivolgersi a un esperto o al medico che ha seguito la gravidanza, per avere la certezza di fare la scelta giusta.

Infatti, non tutte le opinioni su questi prodotti sono state positive, ogni donna ha fatto la propria esperienza. Ad ogni modo conviene sempre pensare a come meglio proteggere la propria salute e quella del bambino. E cercare di non rinunciare mai, se non in casi particolari, all’allattamento naturale che per il neonato risulta particolarmente essenziale.

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