Hai accumulato qualche chilo di troppo durante la gravidanza ed ora vorresti dimagrire? Lo sapevi che un grosso aiuto lo hai semplicemente allattando il tuo bambino?
L’allattamento al seno comporta infatti un consumo di calorie importante: per produrre 750 grammi di latte materno bruci circa 560 calorie. Ogni volta che offri il seno al tuo bambino aiuti il tuo corpo ad eliminare i chiletti di troppo.
E’ anche vero che non è facile (ne salutare) perdere molti chili in poco tempo specie perché una mamma che allatta non può affidarsi a diete drastiche e deve comunque seguire un’alimentazione equilibrata che garantisca i nutrienti essenziali per la crescita del suo bambino.
Diete e allattamento
Voler perdere i chili di troppo è possibile senza pregiudicare il tuo ruolo di mamma che allatta: basta seguire una dieta salutare senza eccessi. Ovviamente per i primi 40 giorni dopo il parto lascia perdere qualsiasi dieta: coccolati, rimettiti in forze e pensa al tuo bambino.
Dopo questo periodo di assestamento il tuo corpo riprenderà a reagire come prima della gravidanza e potrai cercare di ritrovare il tuo peso forma.
Cerca di lasciar perdere le diete fai-da-te o quelle che ti promettono risultati da copertina in pochi giorni ma è anche vero che non devi lasciarti andare mangiando a dismisura con la scusa che stai allattando e hai bisogno di energie.
Così come per la gravidanza anche per l’allattamento non vale la vecchia consuetudine del “mangiare per due”, concetto che anzi può rivelarsi dannoso per la tua salute oltre che metterti in difficoltà quando cercherai di ritornare al tuo peso forma.
In media una donna perde 5 chili il primo mese dopo il parto e da 1 a 2 al mese, in quelli successivi (ovviamente si tratta di dati statistici: ogni donna conosce bene il suo metabolismo per cui non spaventarti se non ti riconosci in questo dato).
Perdi peso perché il tuo corpo durante l’allattamento sfrutta le riserve di grasso accumulate (specie su cosce, anche e fianchi) durante la gravidanza per disporre delle energie necessarie alla produzione di latte.
Inoltre durante l’allattamento si hanno contrazioni dell’utero che gli permettono di ritornare alle dimensioni pre-parto. In questo modo la pancia si assottiglia: cerca comunque di aiutarti bevendo molta acqua, consumando pasti leggeri ma nutrienti in tutta tranquillità e non disdegnando un po’ di esercizio fisico ma senza esagerare.
Ricorda che è fondamentale che la perdita di peso sia lenta e costante, che è assolutamente deleterio perdere più di un chilo a settimana, che una donna che allatta deve avere le energie necessarie per nutrire il suo bambino e che una perdita di peso eccessiva può provocare irritabilità, stanchezza, spossatezza. In queste condizioni, prendersi cura del proprio bambino diventa estremamente faticoso e può alla fine compromettere la produzione di latte o inibire il riflesso di emissione del latte.
Una perdita di peso rapida rischia di permettere che le tossine contenute negli agenti inquinanti e normalmente trattenute nel grasso corporeo, vengano rilasciate nel sangue, con conseguente innalzamento dei livelli di tossine nel latte. Una perdita di peso immediata può inoltre provocare una diminuzione della produzione di latte materno.
Esistono un certo numero di regimi dietetici a basso contenuto di carboidrati, di diversi livelli e modalità, basati sulla teoria che limitando i carboidrati e assumendo una adeguata quantità di proteine, ci si possa liberare del senso di fame tipico degli altri piani dietetici. Anche in questo caso si arriverebbe ad una perdita di peso eccessiva che potrebbe danneggiare la produzione del latte e quindi la salute del bambino.
La dieta durante l’allattamento deve essere varia, ricca di proteine, frutta e verdure. Deve tenere conto della costituzione fisica e del peso prima e durante la gravidanza e dell’attività svolta (lavorativa e sportiva).
Allattamento e dimagrimento eccessivo
Stai perdendo davvero troppo peso? Certo l’allattamento può essere un fattore importante per la perdita di calorie ma se pensi di essere troppo magra (e magari anche sottopeso) non trascurare la possibilità di fare qualche controllo ad esempio della tiroide che in gravidanza ha un carico di lavoro ulteriore rispetto al solito.
La tiroidite post partum ha origini sconosciute ma si pensa ad una componente autoimmune, legata ad una anomala reazione del sistema immunitario che attacca le cellule della tiroide sane.
Questa forma di tiroidite rientra solitamente entro un anno dal parto ma è importante effettuare una corretta diagnosi tempestivamente, monitorando i livelli ormonali della neomamma.
Nel caso non riscontrassi alcun tipo di patologia spesso si tratta solo di un metabolismo veloce che fa si che, mentre per alcune è davvero difficile scendere anche solo di un chilo, per altre è possibile dimagrire senza problemi e anche fin troppo!
In più fattori come lo stress e lo sforzo fisico che può richiedere accudire il tuo bambino possono portare ad un dimagrimento importante. Consulta comunque il tuo medico e non disdegnare l’aiuto di un nutrizionista.