Tuo figlio piange insistentemente soprattutto la sera e non riesci a calmarlo in nessuno modo? Probabilmente stai avendo a che fare con le sue prime coliche!
Di cosa si tratta: le coliche gassose o “colichette” sono crisi di pianto acute e durature che si verificano dalle prime tre settimane dopo la nascita e si protraggono per i primi 3-4 mesi di vita.
Molto spesso si verificano in serata o comunque nel tardo pomeriggio e possono tenerti sveglia per tutta la notte: il bambino comincia a piangere di continuo, stringe i pugni, si contrae tirando le gambe verso l’addome e manifesta ripetuti episodi di flatulenza.
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Perché si verificano le coliche?
Semplicemente perché ha un apparato intestinale “nuovo di zecca” e ha bisogno di collaudarlo! Anche la composizione del latte materno durante la poppata può incidere su questo fenomeno gastrico: quando lui succhia il tuo latte infatti si nutre dapprima di un latte più leggero mentre più avanti diventa più denso e ricco di grassi.
Se si stacca il bambino durante la poppata dal primo seno e si offre l’altro tuo figlio assumerà meno calorie e di conseguenza chiederà di mangiare più di frequente (una poppata del genere favorirà anche il rigurgito).
Lo stomaco si svuoterà più rapidamente mentre una buona quantità di lattosio finirà nell’intestino impedendo alla proteina atta a digerirlo di svolgere bene il suo lavoro provocando un “sovraccarico di lattosio” e il bambino reagirà a tutto questo con pianto, flatulenza e scariche semiliquide. Questo non significa che è intollerante al lattosio ma che viene effettuato l’allattamento in un modo poco corretto.
Cosa fare per calmarlo
La cosa più importante (e che viene quasi istintiva) è quella di fargli sentire che ha sempre la sua mamma al suo fianco perciò cerca di coccolarlo e cullarlo parlandogli dolcemente, appoggialo su un braccio a pancia in giù e toccagli la schiena per rassicurarlo, puoi anche avvolgerlo in una coperta ed abbracciarlo per fargli capire che gli sei vicina.
Sono particolarmente indicati i massaggi: effettua movimenti circolari sull’addome del bambino che troverà sicuramente sollievo. Aiutalo con delle tisane e preparati ad azione spasmolitica e carminativa come il finocchio che riduce la formazione di gas nell’intestino, la camomilla nota per le sue qualità sedative, l’anice verde che migliora la digestione, favorisce la circolazione del sangue e aiuta il fegato a lavorare meglio (oltre a conferire al latte materno un sapore dolciastro molto gradito al neonato) e la melissa che oltre ad essere rilassante è anche un buon antinfiammatorio.
Puoi anche appoggiare una borsa di acqua calda (non bollente) sull’addome per favorirne il rilassamento. Se proprio necessario puoi anche provare a calmarlo con il ciuccio.
Cerca se possibile di mantenere la calma, di sorridere e far sorridere: aiutati con delle melodie soft e rilassanti che possono avere lo stesso effetto su tuo figlio. Alcuni bambini riescono anche a calmarsi dopo il rumore del phon o dell’aspirapolvere, anche se non si ha una spiegazione a questi episodi.
Controlla quanto piange per poterlo riferire al tuo medico di fiducia che potrà capire se si tratta di coliche o di qualcos’altro.
Puoi anche informarti con lui sull’efficacia di eventuali farmaci antimeteorici e probiotici pensati per rafforzare le difese immunitarie mantenendo in equilibrio la flora batterica intestinale del bambino.
Cosa evitare
Probabilmente anche strillargli di smettere di piangere sarà tra le prime cose che ti verranno in mente ma è quanto meno indicato. Proprio come quando tu stessa ti senti poco bene anche lui avrà bisogno di un ambiente tranquillo, silenzioso e con luci basse. Mantieni la calma e non lasciarti prendere dall’ansia: le coliche sono un fenomeno molto fastidioso ma sicuramente passeggero e che non provoca nessun danno permanente sulla salute di tuo figlio.
Cerca anche aiuto da tuo marito senza però litigare con lui o lasciarti andare a crisi di pianto. Certo non è facile ma l’ideale è mantenere la calma perché altrimenti si rischia di farlo agitare ancora di più.
Non dargli da mangiare quando piange per le coliche gassose. L’utilizzo di tisane e ciuccio possono andare bene ma non in maniera esagerata: il primo a lungo andare può creare problemi per i denti mentre per quanto riguarda le tisane una quantità eccessiva di liquido potrebbe poi risalire nell’esofago.
Attenta a cosa mangi: l’alimentazione è importante
Innanzitutto se cominci a domandarti se sia davvero il latte a interferire con il benessere di tuo figlio per qualche intolleranza o allergia prova a eliminare, ad esempio per una settimana, il latte vaccino. Con il latte materno potresti passargliene un po’ e se allergico o intollerante potrebbe essere la causa di questi problemi intestinali. Se comunque noti che non ci sono miglioramenti dopo questa tua “prova” puoi riprendere tranquillamente a mangiarne.
Se tu sei intollerante o allergica non è detto che anche tuo figlio lo sia perciò puoi tranquillamente dargli il tuo latte che sarà comunque ottimo anche se non bevi latte. Non è vero infatti che per produrre latte occorre consumare latte o derivati. Puoi anche assumere degli enzimi pancreatici che spezzano le proteine nel suo intestino in modo da non essere assorbiti successivamente nel tuo latte.
Per quanto riguarda gli altri cibi non esiste una vera dieta scientificamente testata che stabilisca cosa riesca a far scomparire le manifestazioni di coliche gassose.
E’ consigliato comunque evitare alimenti che potrebbero aumentare gli spasmi del bambino come ad esempio cibi piccanti, spezie e agrumi o che contengano allergeni alimentari come il già citato latte, uova, arachidi e frutti di mare.
Cerca di seguire una dieta sana e bilanciata, ricca di frutta e verdura e povera di grassi. Evita di bere caffè o di fumare: in entrambi i casi si rischia di passare queste sostanze con il latte materno favorendo le coliche gassose.
E’ possibile prevenire le coliche?
Non dimenticare che puoi nutrirlo nella maniera più corretta possibile in modo che assuma anche la parte più densa del tuo latte e si sazi chiedendoti la poppata successiva con meno frequenza.
Non dargli il suo latte quando è già affamato e agitato: cerca di carpire già dai primi segnali quando lo desidera in modo da favorire una serena e buona suzione. Attaccalo due volte consecutive ad un seno prima di passare all’altro. Cerca di allattarlo in un ambiente tranquillo senza molto movimento attorno a te. Tienilo in posizione verticale e una volta terminata la suzione stimolalo a fare il ruttino. Mantieni la calma e cerca di essere positiva.
Se le crisi di pianto persistono non esitare comunque a consultare uno specialista.
In linea di massima cerca di armarti di molta pazienza perché probabilmente ciò che calmerà le coliche di tuo figlio sarà solamente il passare delle settimane. Con un po’ di buona volontà lo aiuterai ad imparare a gestire il proprio apparato digestivo senza considerarlo un problema grave e a far diminuire e pian piano sparire le crisi di pianto.