Allattare al seno in pubblico: si o no?

Il momento dell’allattamento non è solo un atto dovuto per nutrire il tuo bambino ma un rapporto unico di intimità tra te e tuo figlio che solo una mamma può capire fino in fondo.

Se, come la maggior parte delle associazioni sostengono, allatti tuo figlio a richiesta, può capitare che il tuo bambino possa far capire di avere fame anche in momenti in cui non sei tra le mura domestiche e ti vedi costretta ad allattarlo in pubblico.

Questa situazione può provocare imbarazzo sia a te che agli altri, specie in una società che vede il seno come un oggetto sessuale.

Cosa fare?

Innanzitutto ricorda che non stai facendo nulla di male: essere una mamma è un dono e non qualcosa da nascondere! E soprattutto tuo figlio ha diritto ad essere nutrito e se ha fame devi rispondere al suo bisogno. Per cui non serve vergognarti o scusarti più di tanto.

Allattare al seno in pubblico: si o no?Aiutati con l’abbigliamento: se stai per uscire e sai che starai fuori molte ore tali da poter aver bisogno di allattare fuori casa indossa un top o una canotta scollata in modo da poter estrarre il seno senza troppi problemi e dall’alto.

Magari usa una maglietta larga da metterci sopra in modo che con la testa del bambino che copre la parte nuda, il tuo seno non sarà assolutamente visibile. Se fa molto caldo e preferisci indossare un solo indumento scegli un modello scollato o una camicia con bottoni in modo da non doverti esibire in movimenti inconsulti per offrire il tuo seno al bambino.

Puoi anche usare un foulard o una sciarpa per consentire anche a tuo figlio di vivere questo momento in totale privacy e tranquillità. Anche una fascia porta bebè può essere molto utile sia per portarlo con te ovunque avendo comunque le mani libere e sia perché potrai allattarlo senza che gli altri si accorgano di questo momento. Un accessorio fondamentale è sicuramente il reggiseno da allattamento che ti permette di offrire il tuo seno senza doverti spogliare completamente come ti costringerebbe un normale reggiseno.

Cerca un luogo tranquillo dove poter allattare il tuo bambino: fallo soprattutto per lui, in modo che possa bere il suo latte lontano dalla confusione della folla. Se sei in un ristorante o in un bar puoi posizionarti di spalle alla sala in modo da assicurarti di non mostrare il tuo seno. Sarà davvero difficile che qualcuno ti manifesti il suo dissenso e se lo fa devi far valere il tuo diritto di essere una mamma che allatta.

Puoi “allenarti” a casa provando ad allattare non appena cogli i segnali del bambino senza arrivare al pianto che, oltre ad essere negativo per il tuo bimbo perché più irritato e potrebbe essere complicato attaccarlo al seno, richiamerebbe l’attenzione di chi ti sta attorno e tu ti vedresti doppiamente imbarazzata armeggiando con vestiti, bottoncini e chiusure.

Cerca comunque quando allatti di distogliere l’attenzione dalle persone che ti sono intorno e concentrati sul tuo bambino. Una volta cominciata la suzione puoi riprendere a dialogare con gli altri che, probabilmente, non avranno fatto caso a quanto accaduto.

Se sei a fare compere? Cerca di allattarlo magari in aiuto nel parcheggio prima di cominciare lo shopping in modo da aver già soddisfatto i suoi bisogni e tu potrai essere libera di passare qualche ora di relax.

Allattare in pubblico si o no?

Sembra incredibile ma in un mondo invaso da nudi femminili esposti ovunque tra pubblicità, internet e tv una donna che allatta in pubblico per alcuni viene considerato un gesto di cattivo gusto.

Molti sono i casi di donne che diventano oggetto di sguardi indignati ed occhiatacce mentre allattano o addirittura che vengono allontanate da locali o musei perché hanno risposto al bisogno del loro bambino. Anche il più noto dei social network ovvero Facebook non è capace di gestire questo tema: non sono poche le foto di donne che allattano che sono state censurate o rimosse perché non rispettavano i termini stabiliti (lo scatto di una mamma nuda con il neonato, pubblicata in un gruppo chiuso specifico per mamme, è stata rimossa da Facebook dopo un’ora).

E’ un problema soprattutto culturale: si è davvero poco abituati a vedere una donna che allatta il proprio bambino specie se questo avviene per più di sei mesi, periodo dopo il quale c’è chi parla addirittura di perversione. Siamo cresciuti con l’abitudine del ciuccio e del biberon (quando eravate piccole come davate da mangiare alla vostra amata bambola?) mentre il seno viene sdoganato come un oggetto legato al piacere sessuale ed è per questo che ci si indigna quando una mamma lo utilizza per nutrire il proprio bambino.

Per non parlare di chi chiama in ballo i principi del galateo (che sono stati messi nel dimenticatoio per argomenti probabilmente più rilevanti) dichiarando sconveniente e poco elegante allattare magari in un hotel di lusso o in un ristorante d’alta classe.

Quando allatti il tuo bambino devi pensare (e devi esporre queste convinzioni a chi ti ostacola!) che la prima persona da tutelare è il tuo bambino senza dimenticare che sia l’Unicef che L’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno sottolineato come l’allattamento al seno sia salutare rispetto a quello artificiale e che tuo figlio non può sottostare ad orari stabiliti da altri ma deve essere soddisfatto ogni volta che mostra di avere fame. E’ una teoria ancora poco diffusa ma occorre informare chi non ne è a conoscenza per sradicare una consuetudine antica e sorpassata.

In alcune scuole, il personale dei consultori familiari organizza incontri sull’alimentazione infantile raccogliendo l’esperienza di allattamento al seno da alcune mamme che mostrano come funziona.

Questo ha suscitato grande interesse sia nei bambini più piccoli sia nei ragazzi e ragazze delle scuole superiori, che si trovano ad affrontare un argomento nuovo, avendo la possibilità di discuterne direttamente con un’esperta, la mamma che allatta.

La legge mi tutela?

La legge da questo punto di vista è davvero indietro e non solo in Italia. In Inghilterra, ad esempio, per molto tempo non era ammesso allattare in locali dopodiché si è fatto un notevole passo avanti con l’Equality Act del 2010 che ha reso illegale la discriminazione verso le mamme che allattano. Anche se non di rado capitano ancora episodi di mamme allontanate da luoghi pubblici solo perché “colpevoli” di allattare. Eppure oltre l’80% degli inglesi ha dichiarato di non aver alcun problema nel vedere una mamma allattare suo figlio in pubblico.

In Francia, Germania e Scandinavia sono più aperti verso l’allattamento al seno mentre in Danimarca i ristoratori possono vietare alle proprie clienti di allattare in pubblico e anche cacciarle dal locale se non rispettano il divieto. Il Consiglio Nazionale per l’uguaglianza danese preferisce infatti tutelare i clienti che potrebbero sentirsi disturbati dall’allattamento in pubblico. Perfino gli Stati Uniti sono molto indietro da questo punto di vista: in alcune zone si deve combattere con divieti mentre alcuni stati hanno realizzato delle leggi per permettere questa pratica.

In Italia non esistono leggi pro o contro e di conseguenza molto dipende dal luogo in cui ci si trova a dover allattare e dal buon senso di chi lo gestisce. E’ anche vero che l’Italia ha aderito alla campagna globale “Ospedali amici dei bambini” dove si favorisce l’allattamento al seno cercando di istruire i sanitari e le neomamme sulle qualità del latte materno rispetto a quello artificiale.

Uno dei temi principali di questa campagna favorisce l’allattamento a richiesta, ovvero ogni volta che il bambino ne sente il bisogno. Ovviamente una mamma non deve vedersi costretta a rimanere in casa tutto il tempo quindi dovrebbe essere per lei possibile offrire il latte al suo bambino anche quando è fuori, in un locale o magari al parco.

Un progetto sicuramente lodevole che si sta realizzando in molte città italiane è il “Baby Pit Stop” ovvero degli spazi all’interno dei locali pubblici dedicati ad una mamma che allatta: molti bar, farmacie, ristoranti, supermercati ecc stanno dedicando delle aree apposite per permettere alle mamme di “fare il pieno” di latte o cambiare il pannolino, come avviene in Formula Uno.

E quindi? Tiriamo un po’ le somme. Allattare non produce rumori molesti né odori sgradevoli (come invece può accadere con qualcuno che fuma o mangia accanto a noi qualcosa di molto aromatico), non richiede uno spazio eccessivo (basta una sedia alla quale si può fare anche a meno se si usa la fascia). Infine se si usa la giusta discrezione il seno non si vede ma si intuisce soltanto. E allora dov’è il fastidio? Esclusivamente nella testa di chi guarda ci sarebbe da dire.

La migliore soluzione sta probabilmente nel tuo atteggiamento: preferisci sopportare qualche sguardo indignato o rinunciare ad offrire al tuo bimbo il suo prezioso latte? A te la scelta.