Tachipirina in allattamento: dosi, controindicazioni e consigli d’uso

Con l’allattamento offri tutti i nutrienti e gli anticorpi necessari al tuo bambino per crescere sano e forte. Solitamente, a differenza della gravidanza, puoi mangiare tranquillamente senza rinunciare a nulla in particolare, salvo rari casi. E per i medicinali come la Tachipirina come funziona?

Tachipirina in allattamento: dosi, controindicazioni e consigli d'usoLa parola “farmaco” deriva dal greco e significa veleno. E’ anche per questo che si consiglia sempre il parere del medico per evitarne un uso improprio.

La Tachipirina però è stata per nove mesi l’unico alleato per qualsiasi tuo dolore o malanno, proprio perché l’unico farmaco considerato sicuro per il feto.

La Tachipirina contiene paracetamolo, un principio attivo contenuto anche nell’Efferalgan, analgesico e antipiretico e viene quindi spesso utilizzato per contrastare la febbre e contro dolori lievi.

E’ compatibile con la gravidanza e, di conseguenza anche con l’allattamento dato che gli effetti di ciò che assume una mamma sono più diretti durante la gestazione piuttosto che attraverso il latte materno.

E’ infatti documentato che questa sostanza arriva nel latte materno in quantità non clinicamente rilevanti. Senza dimenticare il fatto che per la prima febbre di tuo figlio è molto probabilmente il primo farmaco che il tuo pediatra ti consiglierà di utilizzare.

Le dosi di tachipirina

La Tachipirina è probabilmente uno dei pochi farmaci sicuri perché non mina la salute del bambino ma va comunque utilizzata con moderazione.

E’ presente in commercio in diverse forme:

  • sciroppo;
  • gocce (solitamente indicate per bambini piccoli e neonati in quanto la dose prevista è di 3-4 gtt per chilogrammo di peso);
  • in compresse (nel formato da 550 mg è un farmaco da banco acquistabile senza prescrizione medica mentre in caso di formato da 1000 mg occorre la ricetta);
  • compresse effervescenti (disponibili solo nel formato da 1000 mg e richiede la ricetta),
  • compresse dispersibili (Tachipirina Flashtab nel formato da 250 mg indicata per bambini dai 2 ai 15 anni).

Ogni formulazione ha modi di somministrazione diversi ma comunque ci sono principi base da rispettare per tutti: la tachipirina diventa pericolosa infatti in caso di sovradosaggio.

Dosi superiore ai 4 grammi di sostanza al giorno su un adulto di 80 Kg di peso sono considerate pericolose per la salute, con una tossicità che si rivolge verso il fegato con effetti potenzialmente fatali.

Il dosaggio massimo consentito è quindi di 3 grammi al giorno (ovvero 3 compresse di Tachipirina 1000 o 6 nel formato da 500 mg) con un intervallo di tempo di almeno 4 ore. Può essere assunta anche a stomaco vuoto senza il rischio di controindicazioni.

Per una mamma che allatta meglio non superare i 2 grammi al giorno per più di tre giorni consecutivi. Se vuoi farlo in tutta sicurezza assumila dopo la poppata in modo da permettere al tuo organismo di assorbirla limitando la presenza del farmaco nel latte materno quando il tuo bambino richiederà successivamente il tuo latte.

La Tachipirina è consigliata per curare fastidiosi mal di testa magari causati da stress o affaticamento (e poche ore di sonno ad esempio a causa di coliche ma in questo caso cerca soprattutto di riposare), mal di gola e dolori articolari ma nella dose dimezzata rispetto ai 1000 mg usati solitamente per la febbre alta. E’ particolarmente indicata contro la mastite, un’infezione che colpisce molte donne che allattano e che causa anche un rialzo di temperatura intorno ai 38 gradi. Se dopo 3-5 giorni non migliori consulta il tuo medico curante.

In caso di infezioni come la mastite è probabile che il medico consigli infatti oltre alla tachipirina l’uso di qualche antibiotico come ad esempio l’Augmentin. Se allatti e lo comunichi al tuo pediatra ti prescriverà sicuramente un farmaco compatibile e non dannoso per tuo figlio, di conseguenza potrai continuare ad offrirgli il tuo latte senza problemi.

Controindicazioni della tachipirina

Gli effetti collaterali della Tachipirina sono davvero rari a dosaggio minimo ma comunque è importante esserne a conoscenza. Uno dei più comuni è il calo della pressione sanguigna, dovuto al fatto che in quanto antipiretico provoca sintomi collaterali quali sudorazione e quindi perdita di sali minerali.

Diventa quindi sconsigliato l’uso eccessivo in una donna che soffre di pressione bassa (con un bambino da allattare poi ha bisogno di tutte le energie possibili!).

Il paracetamolo è controindicato solo in casi di ipersensibilità al principio attivo, insufficienza epatica e renale, anemia emolitica e fenilchetonuria. In casi rari può manifestarsi vomito o diarrea, o reazioni allergiche di natura cutanea.

E’ importante non associare l’uso della Tachipirina all’alcool (che fra l’altro è assolutamente sconsigliato durante l’allattamento), a farmaci diuretici, o a FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) dato l’aumentato effetto analgesico che si verifica con l’interazione di questi due farmaci.

E’ comunque un medicinale e per questo deve essere utilizzato con la dovuta cautela, in minima quantità nel minor tempo possibile e solo in casi di estrema necessità. Per questo motivo per qualsiasi dubbio in merito non esitare a chiedere consiglio al tuo medico di fiducia.